Giornata mondiale della Radio

La Giornata mondiale della radio

Il 13 febbraio si festeggia la Giornata mondiale della radio. Il giorno scelto per la ricorrenza annuale non fa riferimento alla prima trasmissione radio in assoluto.Si ricollega, invece, alla prima trasmissione radio dell’Onu, avvenuta il 13 febbraio 1946.

La nascita della radio e della giornata mondiale a essa dedicata

Anche se l’invenzione della radio risale alla fine del XIX secolo, la Giornata internazionale della radio è stata introdotta abbastanza di recente. Gli Stati membri dell’Unesco l’hanno indetta solo nel 2011, mentre l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’ha adottata come giornata di portata internazionale nel 2012.

La radio è decisamente più “anziana”. La sua nascita è stata possibile grazie alle rivelazioni di James Clerk Maxwell sulle onde elettromagnetiche; al lavoro di Liver Lodge, che costruì nel 1894 il primo rilevatore di onde (a 150 metri di distanza); al brevetto di Guglielmo Marconi, che nel 1895 costruì lo strumento capace di intercettare e trasmettere onde, prima fino a 2 km e poi attraverso l’Oceano Atlantico. 

La radio divenne fin da subito una passione per gli amatori, ma con lo scoppio della Prima guerra mondiale venne usata esclusivamente per comunicazioni militari

Alla fine della guerra, tornò a fare il boom: negli Stati Uniti d’America nacquero le prime trasmissioni radiofoniche in distribuzione allargata (broadcasting).

In altre parole, le persone avrebbero potuto ascoltare i messaggi trasmessi senza poter rispondere: così, fin da subito, il legame tra la radio e la diffusione della musica divenne strettissimo.

La prima trasmissione radio in Italia ebbe luogo il 6 ottobre 1924 e gli italiani ascoltarono un’opera di Haydn, grazie all’Unione Radiofonica Italiana (Uri), che poi divenne Ente italiano per audizioni radiofoniche (Eiar), che poi si trasformò in Radiotelevisione italiana (Rai)

Tra gli anni ‘30 e ‘40 del Novecento, soprattutto in Europa, la radio divenne un comune mezzo di propaganda politica. Diventata uno dei mezzi di comunicazione di massa più diffusi, seguiti e all’avanguardia, fu il medium attraverso il quale, in Italia, fu annunciata la fine della Seconda guerra mondiale da un giovanissimo Corrado Mantoni.

Nonostante l’introduzione della televisione, la radio è stata molto amata dopo la guerra ed è molto seguita anche adesso, nell’era di Internet.

In Italia, la giornata dedicata del 13 febbraio è un evento organizzato da Radiospeaker.it. Coinvolge le radio nazionali, locali, universitarie e web in incontri con speaker, ospiti e professionisti radiofonici. Il filo conduttore che lega gli eventi è, naturalmente, l’amore per questo importante e potente mezzo di comunicazione.

La radio in Italia oggi

Per la radio, i tempi sono diventati comunque più duri. Ora deve tenere testa non solo alle forme di intrattenimento della tv, ma anche dei social network che attirano soprattutto il pubblico dei giovanissimi – basti pensare a quanto e come questi ultimi utilizzano TikTok.

Tuttavia, i numeri della radio non sono affatto negativi, sebbene leggermente in calo. Intorno alla metà di luglio 2022, il Tavolo Editori Radio ha pubblicato i dati di ascolto radiofonico del primo semestre 2022.

Il pubblico giornaliero al di sopra dei 14 anni di età è pari a circa 33,6 milioni di ascoltatori. Si tratta di un numero un po’ più basso, se confrontato con il dato relativo al semestre precedente e più basso anche rispetto all’epoca pre-Covid.

Data

Feb 13 2024

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