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infibulazione; mutilazione; no; No alla infibulazione e mutilazione

Giornata mondiale contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali femminili

Una battaglia non posticipabile per i diritti delle donne

Le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) rappresentano una pratica crudele e discriminatoria che coinvolge la rimozione, totale o parziale, degli organi genitali femminili esterni. Questa pratica, diffusa in diverse parti del mondo, è una violazione estrema dei diritti e dell’integrità delle donne e delle ragazze. La Giornata Mondiale contro l’Infibulazione e le Mutilazioni Genitali Femminili, che si celebra il 6 febbraio di ogni anno, è un momento per sensibilizzare e combattere questa forma di violenza di genere.

La diffusione delle Mutilazioni Genitali Femminili

Le Mutilazioni Genitali Femminili sono una pratica diffusa principalmente in 30 Paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Tuttavia, non bisogna sottovalutare la loro presenza anche in altre parti del mondo, come alcuni Paesi dell’America Latina, dell’Asia, l’Europa occidentale, l’America del Nord, l’Australia e la Nuova Zelanda, dove le famiglie immigrate continuano a rispettare questa tradizione. Questo fenomeno evidenzia una profonda disuguaglianza di genere che persiste in molte società.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si stima che più di 200 milioni di ragazze e donne in tutto il mondo abbiano subito qualche forma di MGF.

Le MGF sono spesso associate a motivi culturali, religiosi e tradizionali. In alcune società, queste mutilazioni sono considerate un rito di passaggio verso l’età adulta o un prerequisito per il matrimonio. E’ importante sottolineare che le MGF non hanno alcun fondamento medico e le loro conseguenze sulla salute sono devastanti.

Le conseguenze delle Mutilazioni Genitali Femminili

Le Mutilazioni Genitali Femminili hanno gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle donne e delle ragazze che ne sono vittime. Le procedure possono causare emorragie, infezioni, problemi urinari, dolore cronico, complicazioni durante il parto e perfino la morte. Inoltre, le MGF hanno un impatto negativo sulla sessualità e sulla salute mentale delle donne, causando traumi psicologici e problemi di autostima.

Secondo stime delle Nazioni Unite, circa 68 milioni di ragazze in tutto il mondo sono a rischio di subire questa pratica entro il 2030. Questo numero rappresenta una sfida significativa per la comunità internazionale, che si impegna a porre fine alle MGF entro il 2030, come stabilito negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.

Le Nazioni Unite stanno stimando che circa il 68% delle donne che subiscono MGF può soffrire di disturbi come PTSD (Disturbo Post-Traumatico da Stress).

L’importanza della Giornata Mondiale contro l’Infibulazione e le Mutilazioni Genitali Femminili

La Giornata Mondiale contro l’Infibulazione e le Mutilazioni Genitali Femminili, istituita dalle Nazioni Unite, è un’occasione cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle MGF e per promuovere azioni concrete per combattere questa pratica. Questa giornata offre l’opportunità di riflettere sulle conseguenze delle MGF e di unirsi in un fronte comune per porre fine a questa violenza di genere.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la risoluzione 67/146, proclamando il 6 febbraio come la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili. Questa risoluzione esorta la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per porre fine alle MGF e riafferma il diritto di ogni donna e ragazza di vivere libera da violenza e discriminazioni.

Vogliamo pensare anche in positivo e vogliamo per un attimo ricordare che 11 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale Bambine e Ragazze.

Gli sforzi globali per porre fine alle Mutilazioni Genitali Femminili

A livello globale, sono stati compiuti progressi significativi per combattere le Mutilazioni Genitali Femminili. Il Programma Congiunto UNFPA-UNICEF sulle Mutilazioni Genitali Femminili, avviato nel 2008, ha giocato un ruolo importante nella lotta contro questa pratica. Questo programma ha raggiunto importanti traguardi, come la partecipazione di più di 2,8 milioni di persone a dichiarazioni pubbliche sull’eliminazione delle MGF e la protezione di oltre 213.774 ragazze attraverso l’istituzione di strutture di sorveglianza.

Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) si stima che 2 milioni di ragazze in più rischieranno di subire questa pratica entro il 2030. Questo sottolinea l’importanza di mantenere l’attenzione su questa problematica e di intensificare gli sforzi per proteggere le ragazze e le donne da questa forma di violenza di genere.

UNICEF ha rilevato che, a causa delle interruzioni causate dalla pandemia, il progresso verso l’eliminazione delle MGF entro il 2030 potrebbe ritardare di circa una decade.

Altre Statistiche in breve

Secondo i dati UNICEF 2020, circa 4 milioni di ragazze rischiano di subire mutilazioni genitali femminili entro il 2030, ben 2 milioni in più rispetto alle precedenti stime a causa della pandemia.

Secondo le stime dell’UNFPA nel 2020, sono oltre 200 milioni le donne e bambine che hanno subito mutilazioni in 31 paesi africani e mediorientali in cui viene praticata, con prevalenza che va dal 55% all’80%.

L’Egitto, Paese con una delle popolazioni più ampie, ha la più alta prevalenza con il 69% di donne e ragazze tra 15-49 anni che hanno subito mutilazioni (dati ISTAT 2020).

In Etiopia, Kenya e Somalia la prevalenza nazionale è intorno al 60-70% secondo i dati UNICEF 2020.

Secondo i dati OMS 2018, oltre 3 milioni di ragazze sono a rischio di subire mutilazioni ogni anno nei paesi in cui è concentrata la pratica.

Conclusioni

La Giornata Mondiale contro l’Infibulazione e le Mutilazioni Genitali Femminili rappresenta un’importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica, promuovere la consapevolezza e combattere questa forma di violenza di genere.

Con 1 donna su 20 in alcune regioni del mondo a rischio di subire MGF, la necessità di agire è più urgente che mai.

È fondamentale unirsi in un fronte comune per porre fine alle MGF e garantire che tutte le donne e le ragazze possano vivere libere da violenza e discriminazioni. Solo attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e l’azione concreta possiamo creare un mondo in cui le Mutilazioni Genitali Femminili non abbiano più spazio.

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