Siamo arrivati a questo articolo un po’ per caso, partendo dalla definizione di Positive Thinking. Avventurandoci in quella definizione ci siamo accorti che molte persone hanno una idea distorta del Think Potive, che è stato banalizzato in “va tutto bene”, “va sempre tutto alla grande”.
Ma nel Marketing ha degli aspetti fondamentali.
Per non annoiarti li abbiamo elencati in maniera velocissima, in modo che sia per te un semplice ripasso.
Un piccolo vademecum

13 punti chiave del Positive Thinking nel Marketing per il tuo business

In ambito marketing, il pensiero positivo può essere interpretato in mille rivoli tutti però con la finalià del Brand e del avere un aspetto visivo verso terzi che tolga il più possibile le ombre.

Vediamoli velocemente insieme con esempi:

  1. Messaggi Positivi: Le aziende spesso cercano di associare i loro prodotti o servizi a messaggi e immagini positivi, in modo che i consumatori associno questi sentimenti positivi al marchio.
    Ad esempio, un annuncio per una vacanza potrebbe mostrare persone felici e rilassate in un ambiente splendido per invogliare i potenziali clienti a prenotare.
  2. Storytelling emotivo: Lo storytelling che suscita emozioni positive è una tecnica di marketing molto efficace. Raccontare storie coinvolgenti che legano il prodotto a sentimenti come felicità, realizzazione e orgoglio, rende il messaggio più memorabile e convincente.
    Un esempio di campagna di successo basata sullo storytelling emotivo è “Share a Coke” di Coca-Cola, che incitava i consumatori a condividere bottiglie personalizzate con nomi stampati per diffondere emozioni positive.
  3. Ottimismo Riguardo al Brand: Il marketing positivo può aiutare a costruire un’immagine ottimista riguardo al brand, mostrando come il prodotto o il servizio possa migliorare la vita del cliente o risolvere un suo problema.
  4. Gratitudine e ringraziamento: Mostrare gratitudine e apprezzamento è una componente chiave del marketing positivo. Ringraziare attivamente i clienti, ad esempio con programmi fedeltà o piccoli omaggi, rafforza il legame emotivo e la fiducia nel brand.
    L’espressione di gratitudine, anche attraverso semplici gesti come ringraziamenti via email o sui social media, fa sentire i clienti valutati.
  5. Storie di Successo: Le testimonianze e le storie di successo dei clienti sono strumenti efficaci per mostrare in modo positivo come un prodotto o servizio ha aiutato altre persone. Queste storie possono motivare e rassicurare i potenziali clienti.
  6. Positività Interna: La cultura del pensiero positivo all’interno di un’organizzazione può stimolare la creatività, l’innovazione e la produttività. Un team motivato e ottimista tende a produrre campagne di marketing più efficaci.
  7. Mindset positivo e creatività: Studi dimostrano che i team con un mindset ottimista tendono ad essere più creativi e proattivi. Promuovere idee audaci, celebrare i successi e incoraggiare una sana competitività, può stimolare l’innovazione in ambito marketing.
    Un esempio è la “Failure Conference” di Virgin, in cui i dipendenti condividono progetti falliti in un’atmosfera positiva.
  8. Marketing esperienziale: Il marketing esperienziale che genera emozioni positive crea un legame profondo con il brand.
    Eventi come il ‘SXSW’ di Airbnb, con attività divertenti a tema viaggio, o i test drive dei nuovi modelli organizzati da case automobilistiche, coinvolgono i clienti a livello emotivo attraverso esperienze memorabili.
  9. Gestione delle Recensioni: Anche quando un cliente lascia una recensione negativa, rispondere in modo positivo e proattivo può fare una grande differenza nella percezione del marchio.
    Dimostrare che l’azienda si preoccupa e sta cercando attivamente di risolvere i problemi può trasformare una situazione negativa in un’opportunità per dimostrare l’integrità del marchio.
  10. Ottimismo Riguardo al Futuro: Le aziende possono usare il pensiero positivo nel delineare una visione futura, mostrando ai clienti cosa possono aspettarsi in termini di innovazioni o miglioramenti.
  11. Confronto con la Concorrenza: Invece di concentrarsi sul denigrare la concorrenza, il marketing positivo si concentra sui punti di forza e sui benefici del proprio prodotto o servizio.
  12. Positività nella Pubblicità: La pubblicità che evoca emozioni positive tende ad essere più efficace. Le persone sono naturalmente attratte da ciò che le fa sentire bene e sono più inclini a condividere contenuti che evocano emozioni positive.
  13. Tone of voice positivo: Sui social media e nei contenuti online, un tone of voice positivo e accogliente trasmette ottimismo e crea un legame emotivo con il pubblico. Marchi come Innocent e MailChimp sono apprezzati per il loro linguaggio amichevole e divertente. Un brand può esprimere la propria personalità restando positivo, senza necessariamente essere formale.

In sintesi, il Positive Thinking nel marketing non riguarda solo l’ottimismo cieco o il presentare tutto sotto una luce rosea. Si tratta di enfatizzare gli aspetti positivi, costruire relazioni basate sulla fiducia e l’integrità e mostrare autenticamente come un prodotto o servizio può migliorare la vita delle persone. Un’approccio positivo al marketing può rafforzare la lealtà del brand, migliorare la reputazione dell’azienda e alla fine guidare vendite e crescita.

Blu7 Agenzia per la Comunicazione, Pubblicità e Marketing a Firenze.

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