Il mese di marzo 2022 è stato caratterizzato da una lunga serie di iniziative con le quali numerose aziende, di rilevanza nazionale e internazionale, hanno inteso sostenere l’Ucraina e gli ucraini. Si è trattato, perlopiù, di donazioni e raccolte fondi, che hanno visto la grande partecipazione soprattutto dei brand di moda.

Marzo è anche il mese della Giornata Internazionale della Donna e della Festa del Papà. Come c’era da aspettarsi, tante aziende hanno colto la palla al balzo per promuoversi, in via speciale, per queste occasioni. O, cosa di certo più nobile, per stimolare il pubblico a prestare attenzione a temi molto sentiti: il gender gap, la sostenibilità, la prevenzione per la salute. 

Il mondo della moda e del beauty per l’Ucraina

Le case di moda italiane e internazionali sono state tra le prime a esprimere solidarietà agli ucraini. Lo scoppio ufficiale della guerra coincide con l’invasione del territorio dell’Ucraina da parte dei russi, avvenuta il 24 febbraio 2022. Negli stessi giorni, tra il 22 e il 28 febbraio, a Milano ha avuto luogo la Fashion Week, dedicata alla stagione autunno e inverno 2022/2023. 

Il primo segno, di profondo rispetto, è arrivato da Giorgio Armani, il quale ha sfilato a porte chiuse e in silenzio. In seguito, il gruppo Armani ha poi donato 500 mila euro al fondo UNHCR, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per i Rifugiati. 

Attraverso la collaborazione della Comunità di Sant’Egidio, il gruppo ha anche distribuito capi d’abbigliamento di prima necessità ai profughi. 

Questa non è stata affatto un iniziativa isolata. La Camera Nazionale della Moda Italiana ha coinvolto numerosi brand nelle donazioni a UNHCR. Tra questi, figurano anche Valentino, Versace e casa Gucci – quest’ultima è già impegnata nella campagna Chime for Change per l’uguaglianza di genere. 

Risulta fatta anche una donazione di entità ignota effettuata da Chiara Ferragni alla Croce Rossa. Anche il mondo della bellezza è sensibile alla causa dell’Ucraina e donazioni importanti sono venute anche dai brand di cosmetica italiani, come Diego Dalla Palma.

Il mondo dell’arte per supportare gli ucraini

Anche il mondo dell’arte ha voluto contribuire a dare sostegni umanitari agli ucraini, organizzando un’asta fotografica. Si tratta di United Photographers for Ukraine, iniziativa che viene pubblicizzata sul profilo ufficiale Instagram della rivista (italiana) indipendente Perimetro. Grazie al denaro raccolto, in prima battuta, è stato possibile finanziare l’allestimento di una sala operatoria presso Kiev. 

Le aziende delle telecomunicazioni

Per quel che riguarda l’ambito delle telecomunicazioni, Fastweb, Poste Italiane e Wind-3 hanno messo a disposizione servizi e offerte speciali per gli ucraini che hanno necessità di comunicare con l’Ucraina.

Fastweb ha azzerato i costi di chiamate da rete fissa, sms e roaming da rete mobile, da e verso l’Ucraina, per clienti residenziali e anche business. 

Poste Italiane ha deciso, invece, di restituire in forma di credito residuo il costo degli sms e delle chiamate effettuate sia da fisso sia da mobile, fino al 31 ottobre 2022 dall’Italia verso l’Ucraina. 

Wind-3 ha attivato l’opzione Call Your Country Special Ucraina per chi è nato in Ucraina. 

Infine, Mediaset e Mediafriends si sono impegnate per raccogliere fondi per sostenere la Caritas, nella gestione delle emergenze che riguardano la popolazione sfollata delle città coinvolte nel conflitto.

Coop e Ucraina

Anche il gruppo italiano Coop ha dato il via, a partire dal 4 marzo, a una raccolta fondi. L’iniziativa diffusa online anche grazie all’hashtag #CoopforUcraina ha raccolto, in poco tempo, 1,2 milioni di euro, che sono stati donati a UNHCR, Medici Senza Frontiere e Comunità di Sant’Egidio. 

L’azienda ha voluto tenere aperta la possibilità di donare presso le casse dei punti vendita Coop anche in seguito, cioè a partire dal mese di aprile.

Mutti ed il Cortometraggio del 2022

Infine, sempre nello stesso mese, assistiamo al lancio di nuovi spot di due aziende in ambito food. Una è italiana, l’altra è un colosso americano: sono Mutti e McDonald’s.

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