“Bella dura, bella opaca, bella resistente” queste frasi, possono accompagnare la bottiglia di vetro, come doni, come qualifiche dell’oggetto: ma sono dicerie di un tempo che fu.
Quanto è difficile togliere una convinzione dalle nostre menti, se queste sono state ripetute centinaia di volte dai nostri nonni?
Ma non è così. Un conto è la Convizione sbagliata e un altro è la Comunicazione sbagliata.
La sostenibilità ambientale e l’efficienza del mercato spesso vanno di pari passo, ma nel caso delle bottiglie di vino in vetro leggero, la situazione sembra essere un po’ diversa.
Le bottiglie di vetro leggero, prodotte per ridurre l’impronta di carbonio, stanno trovando resistenza sul mercato, nonostante i loro evidenti benefici ambientali.
Donatella Cinelli Colombini, rappresentante delle Donne del Vino Toscane, un’associazione nazionale impegnata a promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nel settore, sottolinea che la percezione comune del vetro leggero come dannoso per la qualità e la capacità di invecchiamento del vino è un mito da sfatare. Questa convinzione, secondo lei, non fa altro che ostacolare le iniziative di sostenibilità delle cantine.
Questo è il primo punto da evidenziare in una campagna di Comunicazione e Marketing: non è il vetro leggero che è “il male”, ma è associare il “vetro pesante” al bene.
Si deve prima smontare la vecchia credenza e poi offrire l’opportunità nuova.
Ma andiamo avanti.
Recenti studi collaborativi, tra cui uno condotto dall’Università Cattolica di Milano, hanno dimostrato che il vetro leggero non compromette la qualità del vino. La ricerca, che ha coinvolto 22 produttrici di vino in Veneto e Toscana, ha sottolineato come certi miti persistenti possano influenzare negativamente le scelte del mercato.
Le aziende temono uno svantaggio competitivo e spesso evitano di pubblicizzare il loro utilizzo di vetro leggero.
È fondamentale superare questi ostacoli di comunicazione per permettere un vero progresso verso pratiche più sostenibili. Come recita un antico detto, “Non è l’abito che fa il monaco”, ma se si indossa un abito da monaco, si viene percepiti come tali sostiene la Dottoressa Cinelli.
Ed è vero!
Questo principio si applica anche alle Cantine: è fondamentale che appaiano come sono realmente, sostenibili e all’avanguardia, soprattutto se desiderano che i consumatori riconoscano e apprezzino i loro sforzi per l’ambiente.
La Unique Sell Proposition del vetro leggero
Dobbiamo legare la tutela dell’ambiente, l’innovazione, alla ricerca alle Cantine e dare come risultato il vetro leggero.
Il nuovo pubblico farà da traino a tutto il comparto, senza dimenticare di fare continue comparazioni Nuove e Vecchie bottiglie e far notare la identicità del prodotto.
Fonte Rai News Toscana Tg3: https://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2023/06/vino-la-sfida-del-vetro-leggero-comparto-ecologico-126e1fc0-27c2-457c-95e9-a45607df63c9.html