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Giornata Mondiale delle ostriche

Giornata internazionale delle ostriche.

Il 5 maggio è la giornata internazionale delle ostriche.

La notorietà delle ostriche ha una duplice natura:

  1. Sono considerate un alimento afrodisiaco 
  2. Dalle ostriche provengono le perle, usate ancora oggi per impreziosire lobi e décolleté

Le ostriche sono dei molluschi bivalve con conchiglia: presentano quindi una valva inferiore, tendenzialmente concava alla quale è attaccato l’animale, e una valva superiore che invece presenta una superficie più pianeggiante. 

Esistono diverse varietà di ostriche: quelle dei mari orientali sono, principalmente, quelle che producono perle. Tra quelle più pregiate troviamo le perle Akoya, prodotte nelle acque del mare del Giappone, e le perle di Tahiti. Una perla si forma quando un granello di sabbia o un parassita si introduce nella conchiglia e viene, col tempo, ricoperto da strati di madreperla allo scopo di proteggere l’animale da irritazioni. 

Le perle naturali oggi sono molto rare, ma sono state sviluppate raffinate tecniche di coltivazione. Il costo di questi gioielli naturali dipende da diversi fattori: il colore, la forma e il lustro. Le perle nere sono generalmente più costose poiché provengono da ostriche più delicate.

Le ostriche però, sono anche considerate un alimento pregiato. Si distinguono diversi tipi di ostriche, ognuna con proprie caratteristiche a seconda dei mari. Tendenzialmente, è possibile riconoscere due principali famiglie di ostriche:

  1. Le Bèlon, particolarmente apprezzate in cucina per il loro gusto delicato e poco salmastro, che si caratterizzano per la forma rotonda e il guscio piatto. La loro salinità è determinata dal fatto che sono raccolte da giovani e smistate presso la foce del Fiume Belon. 
  2. Le Fines de claire, che hanno invece un sapore più deciso. Anche di queste si distinguono diverse varietà che prendono nomi differenti in base all’affinaggio. 

Particolarmente diffusa è anche l’ostricoltura. Qui in Italia, il principale centro ostricolo si trova a Taranto e, a seguire, nella provincia di Napoli. 

Per diversi secoli questi frutti di mare sono stati considerati un cibo afrodisiaco, in grado di aumentare l’eccitazione e il desiderio sessuale. Tale convinzione deriva sia dal fatto che sono ricche di zinco, un minerale necessario per la produzione di testosterone, sia perché contengono aminoacidi e aiutano il rilascio di serotonina, che sono invece coinvolti nel percorso neurale di risposta al piacere. 

Secondo alcuni ricercatori il mito delle ostriche come afrodisiaco nasce con Giacomo Casanova, il noto avventuriero e donnaiolo veneziano di cui si diceva mangiasse 50 ostriche al giorno per aumentare la resistenza sessuale. In realtà, uno studio pubblicato poi su Sexual Medical Reviews mostra che, per quanto vero che le ostriche contengono degli elementi utili per la salute sessuale è anche vero che non ci sono prove che ne dimostrano l’effettiva efficacia.

Le ostriche possono essere consumate sia cotte che crude. Tuttavia, questi deliziosi molluschi sono spesso accusati di trasmettere alcune malattie come l’epatite virale da HAV o la gastroenterite, pertanto, soprattutto per il consumo a crudo, è importante accertarsi sulla loro provenienza.

Tra i principali luoghi di produzione di ostriche è possibile considerare l’Irlanda dove, ogni anno, a settembre si tiene anche il Galway Oyster Festival: 3 giorni di festa che danno il via alla stagione delle ostriche. 

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Data

Mag 05 2024

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