Giornata mondiale dei malati di lebbra
Quando si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra
La Giornata mondiale dei malati di lebbra cade ogni anno nell’ultima settimana di gennaio. La settantesima ricorrenza si celebra il 29 gennaio 2023.
Come e perché è nata la Giornata mondiale dei malati di lebbra
Il World Leprosy Day è un evento annuale istituito da Raoul Follereau nel 1954. Giornalista e scrittore, Follereau ha dedicato molta energia alla lotta contro la lebbra, malattia che prende anche il nome di morbo di Hansen.
In Italia, a occuparsi dell’organizzazione dell’evento è l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (Aifo), ente che si preoccupa costantemente di sensibilizzare il pubblico verso il problema della lebbra.
La giornata di gennaio è utile per attirare maggiore attenzione: soprattutto nel mondo Occidentale, si ritiene che il morbo di Hansen sia una malattia superata, fuori dal tempo. La realtà, invece, dice che la lebbra esiste ancora e colpisce le popolazioni più povere e deboli.
La lebbra nel mondo odierno
La lebbra è una malattia tropicale, generata dal Mycobacterium leprae. Ha un periodo di incubazione molto lungo, causa lesioni visibili e colpisce anche le terminazioni nervose, con effetti molto gravi e invalidanti.
Storicamente, la lebbra è sempre stata motivo di discrimazione e stigma sociale. Tant’è, i malati di lebbra per millenni sono stati relegati ai margini della società, in contesti appartati.
Oggi un ente come l’Aifo ha la missione di far comprendere quanto sia importante combattere la povertà e garantire l’accesso alle cure precoci, al fine di tenere sotto controllo la diffusione del morbo e debellarlo per sempre.
Infatti, al momento attuale la lebbra colpisce duecentomila nuove persone ogni anno. E sono tre milioni quelle che vivono in condizioni di disabilità causate dal morbo. Nonostante questi dati, la malattia rientra nel novero delle cosiddette Malattie Tropicali Neglette (Mtn), nelle cui cure le case farmaceutiche non reputano vantaggioso investire.
La Giornata mondiale dei malati di lebbra è utile al fine di restituire dignità alla pericolosità del morbo e a chi lo patisce e l’ha patito.La ricorrenza ha senso se diventa consapevolezza di tutti che il primo passo per sconfiggere la lebbra è ridurre la povertà.
Attualmente, è nei contesti più poveri che il morbo si diffonde, cioè lì dove l’igiene è più scarsa, l’alimentazione è meno sana e i servizi sanitari decisamente carenti.
La lebbra è una malattia curabile, ma le terapie devono essere tempestive e devono arrivare prima che le terminazioni nervose vengano compromesse dal progredire del morbo. E una volta ottenuta la guarigione, come l’Aifo sempre tiene a ribadire, l’impegno non si conclude, ma prosegue per garantire ai guariti stabilità economica e autonomia, grazie al reinserimento sociale e lavorativo.