Giornata internazionale della pizza
Il 17 gennaio ricade una ricorrenza che per l’Italia ha una valenza molto particolare: la Giornata internazionale della pizza.
Infatti, la pizza è un business che funziona benissimo. Nel Bel Paese se ne sfornano circa otto milioni ogni giorno, il che vuol dire che ogni anno se ne producono circa tre miliardi, nelle varianti classiche, gourmet ed esotiche.
Come è nata la Giornata internazionale della pizza
La Giornata internazionale della pizza è un evento che si celebra solo dal 2018. Sembra strano, considerato che la pizza è un piatto ben più antico.
In realtà, tutto è iniziato quando l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano è entrata a pieno titolo nel Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. Ciò è avvenuto il 7 dicembre 2017, ma i festeggiamenti per l’occasione sono stati rimandati a una data simbolica: il 17 gennaio. Cosa ha a che vedere questo giorno con la tanto amata pizza?
La festa del 17 gennaio
I pizzaioli hanno da sempre un santo protettore e questo è Sant’Antonio abate. Secondo il culto della Chiesa Cattolica, i festeggiamenti ricorrono il 17 gennaio, giorno della sua morte.
Protettore anche di pompieri e panettieri, Sant’Antonio viene omaggiato con l’accensione dei falò in numerose località italiane. Anche nella città di Napoli si era soliti organizzare festeggiamenti per il santo e i pizzaioli si concedevano mezza giornata di lavoro, per trascorrere il tempo con le famiglie. Secondo l’usanza, si recavano al di fuori del centro urbano, a Capodimonte o ai Colli Aminei, per pranzare nei ristoranti. Concludevano, poi, i festeggiamenti con il falò per Sant’Antonio. Questa tradizione è durata fino ai primi decenni del Novecento.
Gli effetti benefici della pizza (e non solo)
La Giornata internazionale della pizza è quasi una scusa in più per ordinarla e mangiarla in compagnia oppure per cimentarsi nella sua preparazione casalinga. Di certo, oggigiorno, il 17 gennaio non si fa festa dal lavoro. Al contrario, si lavora molto di più.
Soprattutto a Napoli, il 17 gennaio le pizzerie lavorano a pieno ritmo: la Giornata internazionale della pizza è diventata subito un’occasione per ottenere più ricavi e più visibilità.
Visibilità che, al tempo dei social network, si ottiene anche grazie agli user generated content, ossia fotografie e video in cui figurano pizze, pizzerie e gaudenti mangiatori di pizza.
Del resto, resistere alla tentazione sembra quasi impossibile. Mediamente gli italiani consumano circa 8 kg di pizza all’anno a testa e lo fanno per lo più in compagnia di partner, amici, colleghi e famiglia. Questa dimensione sociale del mangiar pizza già di per sé ha un effetto benefico sulle persone, ma a tale beneficio se ne aggiunge uno ulteriore.
Nell’impasto della pizza è contenuto il triptofano, un aminoacido essenziale che va assunto con la dieta. Esso svolge un ruolo fondamentale per la produzione di serotonina, importante neurotrasmettitore e ormone del “buonumore”. Si può proprio dire, allora, che la pizza sia fonte di “felicità”.