E’ uscito in questi giorni l’ultimo capolavoro del maestro del cinema di animazione Hayao Miyazaki, “Il ragazzo e l’airone”. Non farò nessuna analisi del film in senso stretto e tanto meno uno spoiler del finale del film o del suo significato, ma mi soffermo ad una analisi di comunicazione e marketing sperando che sia utile per il tuo negozio, la tua impresa o attività.

Molti sono i punti inerenti il marketing e la comunicazione da analizzare su questa opera cinematografica, ognuno interconesso agli altri. Cercherò di analizzarli tutti, in maniera veloce per non appesantirti la lettura e lasciando per ultimo il fulcro della azione.

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Una analisi di marketing e comunicazione del film il ragazzo e l’airone

Il Pubblico del Ragazzo e l’Airone.

Appena sono giunto al cinema, alla prima visione in Italia, mi sono accorto che la sala del cinema era meravigliosamente piena, come non mi capitava di vedere da molto tempo.
E ascoltando le chiacchiere tra amici, credo che questa scena si sia ripetuta praticamente ovunque fosse proiettato il film.

Mentre ero contento di questa partecipazione collettiva mi sono messo a guardare il pubblico, che tipo di pubblico fosse quello seduto vicino a me: un pubblico mediamente adulto, eterogeneo, sia maschile che femminile in egual misura, pochi bambini piccoli e quelli presenti si capiva che erano stati gli adulti della famiglia ad averli portati con sè e non viceversa.

Da qui l’idea di questo breve articolo: cosa porta questo pubblico qui, oggi, a questa ora, così in massa?

Miyazaki è un brand.

Questa la prima risposta che mi è venuta di getto, Miyazaki è un brand al pari di Gucci, Nespresso o Goodyear.
In questo caso è un Brand leader nel suo settore: cartoon, i film di animazione.

Il pubblico presente in sala, quindi, si può riconoscere in una fascia di età prevalente da 35 a i 55 anni.

Un pubblico medio spendente, affezionato a questo tipo di film, che ha un legamene proprio col regista, un legame emotivo e soprattutto che ha, nel primo giorno dell’anno, il tempo per correre al cinema.

Miyazaki e il timing.

Ci sono due aspetti fondamentali che riguardano il tempo di uscita del film.

Il primo, il più semplice, è quello che ho scritto poco sopra: aspettare il periodo di massimo afflusso delle persone al cinema, il periodo in cui si è più liberi da impegni per andare a coltivare le proprie passioni.

Quindi l’uscita del film il 1° giorno dell’anno è stato fondamentale: un segno di grande forza, ampiamente ripagato al botteghino. La grande forza dimostrata è perchè tutti vogliono uscire in questi giorni e ci vuole convinzione di non essere offuscati da altri film per proporsi e ci vuole una forte rete di distribuzione alle sale del cinema. E su questo aspetto Miyazaki ha avuto strada libera.

Il secondo aspetto del timing sono i tempi di attesa del pubblico da un film all’altro. Guardiamoli velocemente insieme:


Come si vede da questo elenco tratto da Wikipedia, trascorrono molti anni tra un film e l’altro, il regista, oggi 82 enne, aveva già affermato il suo ritito dopo il film “Si Alza il Vento” del 2013, quindi è facilemte concepibile come “Il ragazzo e l’airone” sia il suo ultimo film o lungometraggio.

La lunga attesa, in questo caso, ha fatto accumulare molta aspettativa e desiderio da parte del suo pubblico.

Miyazaki e il significato del film: l’aspettativa.

No, come detto all’inizio, non spiego e non parlo del film!
Quello che voglio trattare è il sentimento di “Aspettativa” del pubblico. Se ricolleghiamo quanto detto poco sopra ovvero lunghezza dei tempi di pubblicazione, ultima opera del regista, valore del Brand ecco che si capisce che nel pubblico è stata creata e indotta Aspettativa. E questo punto per te è fondamentale.

Miyazaki e il silenzio: nessun trailer.

Altro aspetto che ha alzato l”hype”, l’interesse, il desiderio è l’assenza di comunicazione.
Sembra che sia stato lo stesso regista a vietare la realizzazione di qualsiasi trailer, di qualsiasi riassunto di immagini prima della prima uscita del film! Ora si vedono molti spezzoni del film a giro, fatti dopo l’uscita del film, ma nessuna conferenza stampa che introducesse l’opera, nessuna conferenza che lo spiegasse e si è andati diritti diritti tra le braccia della critica e del pubblico con il motto: “ti ricordi chi sono?” oppure “ricordi quali emozioni ti ho fatto provare in passato“? Eccomi.

Questo è essere un brand. Sai da dove viene questa forza?
Da Lupin III !

Hayao Miyazaki non è nuovo per la nostra mente di 50enni, lui ci è entrato nei ricordi fin da bambini, già da quando ha firmato alcuni episodi di Lupin III:

Ma anche mettendo mano a Heidi e Anna dai capelli rossi.

Insomma Miyazaki ha talmente tanto seminato che oggi può passare alla cassa in silenzio come pochi altri brand, per esempio Coca Cola, Nutella e pochi altri.

Il punto centrale del Marketing: la paura di rimanere indietro.

In questa celebrazione collettiva dell’evento, molti si sono mossi ad andare a vedere il film con un messaggio interno che non è percepibile razionalmente, ma che parla al nostro io in maniera profonda e lo fa più o meno così:
“Io merito di godermi la mia vita, io non sono meno degli altri, io non voglio rimanere indietro, per questo motivo io devo essere tra i primi a godere, me lo merito“.

Se c’è un aspetto che muove le masse è la paura, paura di non godere abbastanza, paura della privazione del piacere o ancora più rinforzata, paura di non godere quanto si pensa di meritare.

E tutto questo cosa c’entra con la tua attività?

Facciamo un riepilogo insieme:
– Crea il tuo brand, la tua indentità, seminala nel tempo senza pensare di raccogliere subito i tuoi frutti
– Crea il tuo pubblico, coltivalo, coccolalo, informalo, seducilo, corteggialo per il gusto di farlo
– Crea il tuo prodotto, servizio, libro o cosa altro sia e informa il tuo pubblico quel tanto che basta per risvegliare in loro il desiderio del tuo prodotto o servizio
– Stimola quanto basta il pubblico, non sovradosarlo di informazioni, non ti esporre troppo, dovevi farlo prima, quando seminavi. Adesso è il momento di andare a toccare i suoi sentimenti istintivi (che ti ricordo sono 8 quelli di base).
– Promuovi il tuo prodotto come si deve, nel momento giusto, con la giusta forza.

Dopo ascolta le critiche, fanne tesoro.

Se hai domande o curisità scrivimi pure a info@blu7.it

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